I fiori di zucca sono un ortaggio dal sapore e dalle proprietà davvero speciali. Si tratta, infatti, di infiorescenze edibili che vengono prodotte dalle due piante della zucca (Cucurbita maxima, Cucurbina moschata) e della zucchina (Cucurbita pepo). Nonostante le due piante siano diverse, i loro fiori sono piuttosto simili in forma, colore e sapore, appartenendo allo stesso ceppo botanico delle Cucurbitaceae.
Entrambe le piante di zucca e zucchina, e di conseguenza i fiori, non sono autoctone del continente europeo. Vennero infatti importate dopo le spedizioni colombiane, trovando nel bacino del Mediterraneo un territorio di attecchimento favorevole.
Oggi il consumo di questi “fiori commestibili” è molto diffuso nella cucina regionale del Lazio e in particolare tra le cucine di Roma.
100 grammi di fiori di zucca apportano appena 12 kcal. I livelli nutrizionali sono così ripartiti:
La presenza di acqua all’interno dell’ortaggio è preponderante, con oltre il 94% del peso totale. La parte rimanente apporta un discreto quantitativo di proteine, mentre è sostanzialmente priva di grassi e zuccheri. Non ha carboidrati né colesterolo, ed è dunque assolutamente ottima sotto il profilo nutrizionale.
L’apporto vitaminico è concentrato, in quantità comunque scarse, nei gruppi della vitamina A (retinolo) e vitamina C (acido ascorbico). La presenza di sali minerali è delegata, in particolare, al calcio e al fosforo.
I fiori di zucca trovano un ambito di elezione nella cucina dietetica. Se consumati in purezza o all’interno di ricette a ridotto apporto calorico, infatti, sono un toccasana per l’organismo.
L’ampia disponibilità di acqua li rende drenanti e coadiuvanti per la digestione, nonché nella regolazione dei flussi digestivi. Possono essere un valido aiuto in caso di stipsi acuta, a patto di consumarli all’interno di una dieta sana e variata e con l’apporto giornaliero di almeno 2 litri d’acqua.
Le vitamine A e C hanno un buon effetto antiossidante, permettono di tenere sotto controllo i fenomeni infiammatori, le patologie influenzali e possono avere un blando effetto antitumorale, anch’esso all’interno di un regime alimentare controllato.