Tutto sul pomodoro: varietà, stagionalità, benefici e controindicazioni

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Il pomodoro è sicuramente uno degli alimenti più popolari al mondo che, soprattutto grazie alla sua versatilità e alle sue proprietà organolettiche, è utilizzato in tantissimi piatti, oltre a essere uno dei grandi protagonisti della dieta mediterranea. In questo articolo scopriremo che cos’è esattamente il pomodoro, approfondendo la sua stagione naturale, le sue varietà principali e tutti i benefici, le proprietà e le controindicazioni legate al consumo dei pomodori.

Che cos’è il pomodoro?

Uno dei dubbi più comuni, quando si parla di pomodoro, è se sia una verdura, un ortaggio o un frutto: la risposta è “dipende”.

Secondo la definizione botanica, infatti, il pomodoro è un frutto, visto che la sua pianta ne rispecchia a pieno tutte le caratteristiche fisiologiche. In botanica sono frutti tutti gli organismi vegetali che nascono dal fiore della pianta, ne contengono almeno un seme e contribuiscono alla riproduzione della stessa.

Secondo le definizione più generalista, invece, quella che possiamo definire “culinaria”, il pomodoro è sicuramente una verdura, sulla base del suo sapore, del profilo aromatico, della consistenza e, di conseguenza, sulla base dei piatti per cui il prodotto viene utilizzato.

In sostanza, alla domanda “che cos’è il pomodoro” uno chef risponderà certamente una verdura, mentre un botanico risponderà un frutto, come quando si sta parlando, per esempio, anche di zucchine, zucche, cetrioli e molti altri prodotti della terra.

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Quando è la stagione dei pomodori

I benefici di scegliere frutta e verdura di stagione sono indubbi, ma qual è la stagione dei pomodori? Come sappiamo, grazie alle tecniche di coltivazione indoor è possibile averli a disposizione tutto l’anno, ma senza dubbio, in Italia, la stagione di massima maturazione e massimo sapore dei pomodori è l’estate.

Le principali varietà di pomodori vanno raccolte nei mesi che vanno da giugno a settembre, anche se a seconda delle condizioni climatiche e geografiche anche le ultime due settimane di maggio e le prime due di ottobre possono essere indicate.

Pomodori: benefici e controindicazioni

Come tutti i prodotti vegetali, i pomodori portano numerosi benefici: il pomodoro, infatti, è un alimento ricco di nutrienti essenziali, tra cui vitamine e minerali e in particolare:

  • vitamina C, circa 14 mg per 100 g di prodotto (che rappresentano più del 20% della dose giornaliera raccomandata), un grande aiuto nel rafforzare il sistema immunitario;
  • vitamina K, importante per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa;
  • potassio;
  • fosforo;
  • folati.

I benefici non finiscono qui: i pomodori sono anche un’ottima fonte di antiossidanti, tra cui i principali sono il licopene, che aiuta a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi ed è indicato nella lotta al decadimento cellulare e nella prevenzione delle patologie tumorali, e la zeaxantina, un altro antiossidante prezioso, invece, per proteggere gli occhi, riuscendo a limitare i rischi di degenerazione maculare.

E le controindicazioni? In linea generale i pomodori non presentano effetti collaterali, ma bisogna fare attenzione al loro consumo se si soffre di gastrite o di colon irritabile, perché possono aggravarne i sintomi, causando disturbi gastrointestinali. Vanno, invece, necessariamente evitati da chi è allergico al nichel o alle solanacee, la famiglia di piante a cui, oltre ai pomodori, appartengono anche patate, peperoni e melanzane.

Varietà di pomodori: quali sono le principali

Non basta conoscere la risposta alla domanda “che cos’è il pomodoro” per capire quale acquistare. Chiudiamo, quindi, parlando delle varietà di pomodori. Fino al quindicesimo secolo in Sud America i pomodori erano considerati semplicemente una pianta ornamentale. La svolta è arrivata quando gli spagnoli ne hanno introdotto la coltivazione in Europa e iniziato a utilizzarne il frutto in cucina. Al giorno d’oggi, si contano circa 80 mila varietà di pomodori in tutto il mondo, un numero impressionante, di cui circa 300 sono prodotte tipicamente in Italia. Di queste, quali sono le varietà principali e per cosa si contraddistinguono?

Pomodoro ciliegino rosso

pomodoro ciliegino
Pomodoro ciliegino rosso

Tra le varietà di pomodoro, questa è molto popolare per la sua forma piccola e rotonda (che ricorda la ciliegia), e per il suo sapore dolce, delicato e tipicamente rustico. Il ciliegino rosso è un pomodoro particolarmente indicato per le diete ipocaloriche, senza rinunciare al gusto, e il suo colore intenso è il risultato di un alto contenuto di licopene.

È spesso utilizzato per insalate, antipasti, piatti vegetariani, pizze bianche e primi piatti freddi. In generale, i benefici legati al consumo di questi pomodori sono indubbi: infatti, riescono a mantenere pressoché inalterate le loro proprietà organolettiche a prescindere dalla tipologia di preparazione e cottura.

 

Pomodoro Marinda

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Pomodoro Marinda

Il pomodoro Marinda è una particolare primizia di pomodoro Pachino: si raccoglie, infatti, soprattutto nei mesi invernali e primaverili non appena il verde della buccia lascia spazio a un colore rosso più intenso (anche se la parte apicale deve conservare comunque le sfumature di verde).

La caratteristica principale di questa varietà sono la forma, piatta e piuttosto allargata, e la presenza di un numero elevato di costolature. Sono molto utilizzati nelle insalate per il loro sapore acidognolo intenso e avvolgente e la loro consistenza compatta e croccante.

Pomodoro Camone

pomodoro camone
Pomodoro camone

Che cos’è il pomodoro Camone? Si tratta di una varietà di pomodoro dalle dimensioni medio-piccole e dalla forma tondeggiante, che si caratterizza per il colore rosso brillante con striature decise di verde, un profumo intenso e il sapore dolce e acidulo della polpa. Ancora oggi il Camone viene raccolto solo a mano e prodotto da coltivatori autorizzati che possiedono il marchio distintivo di garanzia e di autenticità.

In cucina può essere utilizzato per completare piatti in maniera fantasiosa giocando con sapori, colori e consistenze, oppure tagliato a spicchi può diventare il protagonista perfetto di insalate e piatti freschi.

Pomodorino del Piennolo

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Pomodorino del Piennolo

Il pomodorino del Piennolo si identifica geograficamente in Campania e più nello specifico sulle pendici del Vesuvio, tanto che con la denominazione di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP vengono genericamente raggruppati diversi ecotipi della zona che gli stessi coltivatori hanno denominato nel corso dei secoli in maniera differente. Questi pomodorini sono chiaramente di pezzatura piccola (non oltre i 25 g) e hanno una forma ovale o leggermente appuntita, la buccia spessa di un colore rosso molto brillante e un sapore vivace intenso e dolce-acidulo.

Il nome “del Piennolo” deriva dalla tecnica di conservazione. I pomodorini maturi sono legati tra loro a grappoli in locali aerati fino alla fine dell’inverno favorendo una maturazione lenta e una lunga conservazione. È grazie a questo processo che durante i mesi questo pomodorino assume il sapore unico molto apprezzato in tutta Italia, ottimo per la preparazione di sughi.

Pomodoro datterino rosso

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Pomodoro datterino rosso

Il datterino rosso prende il nome dalla sua forma, piccola e ovaleggiante, che ricorda appunto il dattero. È caratterizzato da un colore rosso intenso e soprattutto da un alto grado di dolcezza, quasi il doppio rispetto alla media di tutti i pomodori, ma anche dalla poca quantità di acqua contenuta e dalla conseguente ottima conservabilità.

In cucina il pomodorino datterino rosso è perfetto in numerose ricette sia cotto che crudo, in particolare per la cottura confit in agrodolce, oppure sprigiona tutto il suo gusto tagliato crudo a pezzettini su bruschette e nelle insalate.

Pomodoro cuore di bue

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Pomodoro cuore di bue

Il pomodoro cuore di bue è un pomodoro di alta qualità adatto per l’uso in insalate. La sua buccia liscia e sottile lo distingue come un pomodoro delicato, con una polpa piena e carnosa. Ha un sapore più delicato rispetto ad altri tipi di pomodoro, ma resta comunque gustoso e aromatico, con pochi semi che sono commestibili e non invadenti.

La sua consistenza lo rende meno adatto per la cottura, per questo si raccomanda di impiegare il cuore di bue a crudo per insalatone o pasta e riso freddi.

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