Con l’arrivo del caldo aumenta il consumo di bevande e cibi freschi, tra cui gelati e granite. Ma qual è la differenza tra granita siciliana e gelato? Per rispondere alla domanda dobbiamo innanzitutto scoprire le origini della granita siciliana, un dolce leggero e fresco la cui preparazione affonda le sue radici in una tradizione molto antica.
L’origine della granita siciliana
La granita può essere definita l’antenata del gelato: si tratta infatti di un composto di acqua e zucchero al quale viene aggiunto del succo di frutta o altri ingredienti, come menta o caffè.
La consistenza della granita è molto particolare, a metà strada tra la granulosità del sorbetto e la cremosità del gelato. Da entrambi però si differenzia per l’assoluta mancanza di aria nel prodotto finale. Un’altra peculiarità della granita è la quantità di zucchero che contiene, che deve essere compresa tra il 25 e il 35%, altrimenti diventa sorbetto.
Ma veniamo ora alle origini della granita siciliana. È proprio su questa isola che essa prende forma, influenzata dallo sherbet (o sharbat) arabo, una bevanda ghiacciata tipica dei Paesi mediorientali aromatizzata con petali di rosa, agrumi, legno di sandalo.
Anticamente, per preparare la granita, i siciliani utilizzavano la neve raccolta in inverno sull’Etna, sui monti Iblei, Nebrodi e Peloritani e conservata nelle nivieri, costruzioni in pietra erette solitamente sopra delle grotte naturali; all’arrivo dell’estate la neve veniva poi grattata, aromatizzata e consumata nei bicchieri. A partire dal XVI secolo lo sherbet venne perfezionato e nacque il pozzetto, un secchiello di zinco in cui si inserivano gli ingredienti della granita e che veniva poi azionato con una manovella: grazie al movimento, i cristalli di ghiaccio rimanevano più piccoli. Dal XX secolo il pozzetto venne sostituito dalla gelatiera.
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Come fare una granita di frutta in casa
Ora che abbiamo scoperto l’origine della granita siciliana, non resta che imparare come si prepara una granita di frutta fatta in casa!
La preparazione della granita prevede che la gelatura avvenga gradualmente e grazie al movimento, affinché l’acqua non si scomponga in cristalli di ghiaccio privi dell’aroma prescelto; per questo si utilizza uno strumento specifico: la granitiera; la granita viene poi servita in bicchieri di vetro o in plastica trasparente, diventando così un tipico dolce da passeggio.
Per preparare la granita occorrono dunque gli strumenti giusti, che possono essere la granitiera, la gelatiera, ma anche le fruste elettriche o il frullatore a immersione. A questo punto non resta che seguire alcuni accorgimenti importanti, a cominciare dalla preparazione dello sciroppo: per ottenere la tipica consistenza vellutata, è necessario versare 500 gr di acqua e 200 gr di zucchero in un pentolino e mescolare a lungo a fiamma bassa. Un altro trucco per ottenere una granita perfetta consiste nell’unire tutti gli ingredienti a freddo; infine, non resta che fare l’ultimo passaggio in freezer per circa mezz’ora.
È anche possibile preparare la granita con frutta congelata, mentre chi è a dieta può optare per una granita di frutta senza zucchero fatta in casa: le ricette per un dolce sfizioso e rinfrescante anche senza zuccheri aggiunti sono tante, non resta che scegliere quella più adatta ai propri gusti.
Granita e gelato: la differenza in poche parole
Qual è dunque la differenza tra granita siciliana e gelato? Per scoprirlo, occorre considerare il processo di preparazione del gelato, che insieme alla granita e al sorbetto è uno dei dolci estivi più amati e rinfrescanti.
La differenza tra granita siciliana e gelato si basa sostanzialmente sulla quantità e la tipologia di ingredienti utilizzati: mentre nel caso della granita si uniscono sciroppo, ghiaccio e aromi, il gelato prevede una preparazione più complessa, che include anche panna e uova.
Rispetto al sorbetto o alla granita, il gelato può contenere una quantità minore di zuccheri, tuttavia è nel complesso un dolce più nutriente, dal momento che contiene prodotti di origine animale: la panna, che dona al gelato la sua tipica cremosità, e le uova, che con la loro lecitina permettono di emulsionare acqua e grassi. Il risultato? Un dolce cremoso e rinfrescante, che può essere aromatizzato in tanti modi diversi, creando gusti sfiziosi capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.
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